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19 Maggio - San Pietro Celestino

Ultimo Aggiornamento: 19/05/2012 10:37
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19/05/2012 10:37





Sabato 19 Maggio 2012


S. Pietro Celestino

Il coraggio della rinuncia
, a cura di Antonio Maria Sicari



Il pontificato di Celestino V durò solo due mesi e mezzo e s’interruppe con la rinuncia, caso rarissimo nella storia dei papi. Era stato eletto da un conclave ridotto all’estremo, che durava da più di ventisette mesi, senza riuscire ad accordarsi. Alla fine, dato che le ingerenze dei regnanti del tempo si facevano sempre più pericolose, i pochi cardinali rimasti avevano scelto il monaco Pietro del Morrone, che conoscevano solo per fama di santità.
Fu consacrato a L’Aquila e non si recò mai a Roma. Nelle ultime settimane si trasferì a Napoli, sperando nel sostegno del re Carlo d’Angiò. Non aveva esperienza di governo e si lasciva facilmente suggestionare da consiglieri interessati. Tutti lo ammiravano per la sua “semplicità”, ma in bocca ad alcuni questa parola aveva anche un suono derisorio. Così, quando Celestino si accorse di non poter adempiere il proprio ministero, trovò il coraggio e la forza di rinunciare al papato e di tornare umilmente al suo eremo. Il suo gesto fu mal giudicato da chi considerò una iattura la nomina del suo successore Bonifacio VIII.
Tra i denigratori pare ci sia stato anche Dante che avrebbe messo Celestino V all’Inferno, definendolo: “Colui che fece per viltade il gran rifiuto”. Ma il riferimento non è certo. Egli fu, invece, ammirato da chi riconobbe la grandezza d’animo e l’umiltà dell’anziano papa che seppe riconoscere la propria impotenza. Per evitare rischi di contrapposizioni nella Chiesa, Bonifacio VIII costrinse il suo predecessore a un domicilio coatto, aggravandone le sofferenze, ma accrescendo nel popolo la fama della santità di Celestino.
Il ricordo più bello che egli ci ha lasciato è “la Perdonanza”, la grande indulgenza plenaria, legata alla sua Basilica di Santa Maria di Collemaggio, che egli volle concedere a tutti i peccatori, sei anni prima del grande giubileo del 1300.





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