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22 Maggio - Santa Rita da Cascia

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2012 07:49
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22/05/2012 07:49



Martedì 22 Maggio 2012


S. Rita da Cascia

Il dono di una rosa
, a cura di Antonio Maria Sicari




Nacque in Umbria, a Roccaporena, nel 1381.
Giovanissima fu costretta ad accettare la volontà dei genitori che la diedero in sposa a Paolo Mancini, un giovane nobile, ma di notoria violenza. Con la sua dolcezza – non senza averne prima subito i maltrattamenti – Rita riuscì ad ammansire il focoso marito, ma ciò non impedì che gli odi accumulati tra le famiglie esplodessero e costassero a Paolo la vita.
Rita cercò in ogni modo di proteggere dalla contaminazione dell’odio i due figli adolescenti che già ardevano dal desiderio di vendicare il padre, ma, vedendo inutili i suoi sforzi, disse a Dio che preferiva che Egli se li prendesse, piuttosto che vederli cadere, con l’odio nel cuore, vittime delle proprie e delle altrui vendette.
Si dedicò quindi alla rappacificazione tra le famiglie lacerate da antichi rancori e, quando la pace fu finalmente realizzata, chiese d’essere accolta nel monastero agostiniano di Cascia. Vi portò tutta la sua dolcezza e la sua sofferenza, ma vissute come mistico abbandono a Gesù Crocifisso. E fu tale l’immedesimazione con Lui che un giorno Rita ricevette sulla fronte la grazia di una ferita lasciata da una spina. Da allora fu tutto un fiorire di miracoli che attrassero al monastero folle di devoti. E il pellegrinaggio dura da secoli, con tale abbondanza di prodigi, che ella viene universalmente invocata come «la Santa degli impossibili», di coloro, cioè, che sperano al di là dell’umanamente possibile.
Rita morì nel 1457. Si racconta che prima di morire ella abbia chiesto una rosa e, benché fuori stagione, fu trovato nel giardino un roseto in piena fioritura. A tal episodio si rifà la tradizione della benedizione delle rose, nel giorno della festa della santa. Per la compiutezza della sua vita (di fidanzata, sposa, madre, vedova, religiosa) Rita è una delle sante più amate dal popolo.





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