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29 Maggio - Santa Orsola Ledókowska

Ultimo Aggiornamento: 29/05/2012 08:08
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29/05/2012 08:08






Martedì 29 Maggio 2012

S. Orsola Ledókowska

Restituire l'amore col sorriso
, a cura di Antonio Maria Sicari




Giulia Maria Ledóchowska apparteneva a una famiglia ricca di relazioni e di doni: il papà (originario di Cracovia) era un alto ufficiale austriaco, la mamma apparteneva alla nobiltà svizzera, uno zio era arcivescovo e cardinale, un fratello era destinato a diventare superiore generale dei Gesuiti, una sorella sarebbe diventata fondatrice di un nuovo istituto religioso.

La sua educazione fu particolarmente accurata e serena, tanto che, a ventun’anni, ella disse semplicemente ai genitori che era suo dovere “cominciare a restituire al Signore tutto il bene che essi le avevano dato fin da bambina”: “doveva perciò farsi Santa”. Scelse di entrare tra le suore Orsoline (prendendo il nome di Urszula) per dedicarsi all’educazione delle fanciulle. E poiché, proprio in quegli anni, le ragazze avevano ottenuto il diritto di frequentare l’università, si dedicò ad aiutare quelle meno abbienti: per loro aprì un pensionato a Cracovia. Poi fece lo stesso a s. Pietroburgo, sfidando la polizia segreta russa. Ne aprì ancora uno in Finlandia, poi in Svezia, dove fondò anche il primo quotidiano cattolico.

Tre anni dopo si recò in Danimarca ad assistere i profughi polacchi. Nel 1920 decise di fondare lei stessa un nuovo ramo di Orsoline più orientato verso il mondo delle ragazze emarginate e dei bambini più poveri. Alla sua morte l’Istituto conterà già trentacinque case e più di mille religiose. A esse proponeva “un nuovo tipo di apostolato”: “quello del sorriso che dissipa sempre le nuvole che s’addensano nell’animo, e ci ricorda che abbiamo in cielo un Padre sempre pronto a venire in nostro aiuto”. Ne dava lei stessa testimonianza, dicendo: “In cinquanta anni di vita religiosa non ho avuto un momento in cui mi sia sentita infelice”.

È stata canonizzata nel 2003 da papa Giovanni Paolo II.




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