È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
"Sconosciuto e' qualcuno
che aspetta di diventare Amico"

 
Dio Vi Benedica!



in
  
Questa e' una Comunita' Cattolica di ACCOGLIENZA
nello spirito del R.n.S.

APERTA A TUTTI


NB: Tutto il materiale usato per la costruzione di questo sito e' stato preso in giro qua e la' sul web, qualora qualcuno si accorgesse che sono state involontariamente violate in qualche occasione norme sul copyright, basterà mandare una mail all'Amministratore
segnalando il materiale che non doveva essere usato, il quale sara' immediatamente rimosso.
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Il Vangelo: Quel pane vico disceso dal cielo

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2012 06:31
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 3.514
Sesso: Femminile
10/08/2012 06:31


Il Vangelo di questa Domenica

Quel pane vivo disceso dal cielo
XIX domenica
Tempo ordinario Anno B

(...) Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Nessuno può venire a me se il Padre non lo attira. Non si diventa cristiani se non per questa attrazione, non certo per via di indottrinamento o di crociate. Io sono cristiano per attrazione: mi attira un Dio buono come il pane, umile come il pane, energia inesauribile che alimenta la vita, ogni vita, tutta la vita. Si dà e scompare. E anche i suoi figli faranno come lui, si faranno pane buono. Ai funerali di don Primo Mazzolari, un suo parrocchiano ebbe a dire: ci bastava guardarlo, vederlo passare. Per noi era pane.
Il verbo di questo Vangelo è «mangiare». Così semplice, quotidiano, vitale. Che indica cento cose, ma la prima è vivere. Mangiare è questione di vita o di morte. Dio è così: una questione di fondo. Ne va della tua vita. Il segreto, il senso ultimo nel tempo e nell'eterno è vivere di Dio. Non solo diventare più buono, ma avere Dio dentro, che mi trasforma nel cuore, nel corpo, nell'anima, mi trasforma in lui. Partecipare al corpo e al sangue di Cristo non tende ad altro che a trasformarci in quello che riceviamo (Leone Magno). Mi ha molto colpito un anziano sacerdote francese che porgendo il pane della comunione soleva dire: che possiamo diventare ciò che riceviamo, il corpo di Cristo.
Dio in me: il mio cuore lo assorbe, lui assorbe il mio cuore, e diventiamo una cosa sola. Ed è il senso di tutta la storia: portare cielo nella terra, Dio nell'uomo, vita immensa in questa vita piccola. Molto più del perdono dei peccati è venuto a portare: è venuto a dare se stesso.
Mangiare la carne e il sangue di Cristo, non si riduce però al rito della Messa. Il corpo di Cristo non sta solo sull'altare, del suo Spirito è piena la terra, Dio si è vestito d'umanità, al punto che l'umanità intera è la carne di Dio. Infatti: quello che avete fatto a uno di questi l'avete fatto a me. «Mangiare il pane di Dio» è nutrirsi di Cristo e di Vangelo, respirare quell'aria pulita, mangiare quel pane buono, continuamente. Domandiamoci allora: noi di che cosa ci nutriamo? Di che cosa alimentiamo cuore e pensieri? Stiamo mangiando generosità, bellezza, profondità? O stiamo nutrendoci di superficialità, miopie, egoismi, intolleranze, insensatezze? Se accogliamo in noi pensieri degradati questi ci riducono come loro; se accogliamo pensieri di vangelo, di bontà e di bellezza essi ci fanno uomini e donne della bellezza.
Se ci nutriamo di Vangelo, il Vangelo dà forma al nostro pensare, al sentire, all'amare. E diventiamo ciò che ci abita.
Io non sono ancora e mai il Cristo, ma io sono questa infinita possibilità (Turoldo). Non basterà questa vita forse, ma lui ha promesso. Ha promesso e io lo credo. Sono convinto che lo diverrò: una cosa sola con lui.

(Letture: 1 Re 19, 4-8; Salmo 33/34; Efesini 4, 30 - 5, 2; Giovanni 6, 41-51).


Padre Ermes Ronchi




Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:18. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com