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GENITORE 1 - GENITORE 2

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2013 08:44
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21/09/2013 16:26



Le vie del politicamente corretto, si sa, sono quasi infinite. Se a Venezia sono andati sul classico proponendo di cancellare dai moduli scolastici “padre” e “madre” per far posto direttamente a “genitore 1” e “genitore 2”, al comune di Bologna hanno escogitato una terza via: non ci sarà la distinzione tra “genitore 1” e “genitore 2” per evitare, immaginiamo, lotte intestine per stabilire la gerarchia, ma “genitore richiedente” e “altro genitore”. 
La scusa è sempre la solita: evitare discriminazioni nei confronti dei bambini con genitori omosessuali e con famiglie con un solo genitore, le quali, peraltro, sono sempre esistite senza che a nessuno sia mai venuto in mente di pensare che dire “mamma” e “papà” fosse discriminatorio nei loro confronti. 
Ma il vento è cambiato e ora la priorità è quella di cambiare il linguaggio obbligando a cambiare il nome alle cose anche con motivazioni risibili. 
A Venezia la proposta della consigliera Seibezzi era rimasta lettera morta, nonostante a farle da sponsor fosse arrivata il ministro Kyenge, a Bologna, invece, essendo il cambio dei moduli un atto esclusivamente amministrativo, si potrebbe in teoria procedere anche senza passare dal Consiglio comunale. «Essendo ormai diventato un caso politico a livello nazionale sicuramente lunedì prossimo ne discuteremo magari presentando una mozione bipartisan visto che anche il Pd adesso frena», afferma Valentina Castaldini, presidente della commissione Affari generali di Palazzo D'Accursio che spiega: «Sarebbe più opportuno parlare di cose serie e non di questo che è un falso problema».

«Non abbiamo mai pensato», ha spiegato l’assessore comunale all’Istruzione Marilena Pillati (Pd), «di inserire “genitore 1” e “genitore 2” o altri termini che possano stabilire una gerarchia tra i genitori, ponendoci al di fuori di quanto prevede l’ordinamento italiano. Non ci è mai prevenuta una richiesta in tal senso né la cosa è mai stata presa in considerazione». 
La richiesta di adeguare i moduli scolastici era arrivata dalla  consigliera comunale di Sel Cathy La Torre che chiedeva, in aggiunta, al Comune di dichiararsi favorevole all’equal marriage, al riconoscimento delle famiglie anche omogenitoriali e all’introduzione di una legge per contrastare l’omofobia. «
La premessa», ha precisato Pillati, «è che i moduli per la richiesta di qualsiasi servizio educativo e scolastico contengono già la parola “genitore”, visto che formalmente a fare richiesta dei servizi è un solo “genitore”, che può essere indifferentemente il padre o la madre. L'unico riferimento a “padre” e “madre” è presente nella parte della modulistica dove si parla della condizione lavorativa. È qui che per un fatto di coerenza interna ai moduli stiamo valutando di sostituire i termini distinguendo sempre tra il genitore che ha fatto richiesta e l'altro genitore, ovviamente se c'è». 
L’obiettivo, insomma, è chiaro: si vuole cancellare “mamma” e “papà” per togliere ogni riferimento al sesso dei genitori.   
L’Arcigay si dice soddisfatta e applaude un «atto di grande buonsenso e di buona politica» auspicando che gli altri comuni facciano altrettanto. Molti, invece, i critici, a cominciare dal leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini che è anche bolognese: «È una farsa che rischia di fare dei danni irreparabili», ha detto, «nel giro di pochi mesi si è passati dal referendum sulle scuole paritarie, a questa pericolosa mistificazione burocratica che intende mettere in discussione due figure che nella nostra società hanno un valore preciso, fondante e certamente non divisivo. Surrettiziamente invece si vuole far passare l'idea che la genitorialità possa essere diversa da quella naturale». 
Critiche anche da Pdl, Lega Nord («L'amministrazione ha svenduto l'identità di mamma e papà agli equilibri di maggioranza», ha detto il capogruppo del Carroccio Bernardini) e della Fism che rappresenta le scuole paritarie. Il Pd, per bocca del consigliere comunale Tommaso Petrella, frena: «Ci siamo fatti ridere dietro da mezza Italia, vedrete che alla fine si torna indietro e si corregge la cosa».    



 

 

18 settembre 2013 da FAMIGLIA CRISTIANA

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21/09/2013 16:47



Per favorire una minoranza di coppie di fatto e coppie gay (che non generano un bel niente, contrariamente alle altre) hanno discriminato le coppie etero, ma in questo caso nessuno  si è stracciato le vesti ed ha alzato la voce gridando:
ATTENTATO ALLE MINORANZE!!!! OMOFOBIA   !!!!

Sono stupita dal ministro Kyenge che sostiene a spada tratta e si augura venga attuata prestissimo questa legge: non ha pensato alle difficoltà della sua famiglia d'origine, considerato  che è figlia di un  padre che ha 4 mogli e 38 figli?

Genitore 1, genitore 2, genitore 3 - 4 - 5.....

Ma questa legge non è per il civilissimo Congo, bensì per la retrograda  povera Italia.








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21/09/2013 17:40

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22/09/2013 00:28

Ovvio che Il Pd Sel, e altri Movimenti gay puntano:  gradino per gradino al "trono del matrimonio gay"
Questi Partiti e Movimenti, sfottono a Berlusconi "bunga bunga" .
E' come dire che: "il bue dice cornuto all'asino"

 

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22/09/2013 00:45

Rispondo a Enrico.
Constatato che i Parititi di Sinistra sin dal 1800 in poi, dopo la morte c'è il nulla...
Matematicamente (visto che si parla di numeri) i conti sono fatti, sono: Finito1 e Finito2
vengano dal nulla.
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13/11/2013 23:34

L'immagine fa ridere, questa notizia fa piangere: www.tempi.it/blog/via-padre-e-madre-dal-libretto-delle-giustificazioni-ora-firmeranno-genitore-1-e-2

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15/11/2013 00:51

L'unico riferimento a “padre” e “madre” è presente nella parte della modulistica dove si parla della condizione lavorativa


A quanto pare il dramma lo si trova solo in questa parte complementare di richiesta servizi scolastici ..o sbaglio...?

E a proposito quante famiglie con genitore 1 e genitore 2 conoscete ?

Bisogna adottare un bambino per una coppia gay per ottenere questa situazione o sbaglio ? Esiste questa possibilita'.

Normalmente per ragazze madri o ragazzi padri si mette solo un nome senza altro o non si mette nulla per figli senza genitori al posto del vecchio nn

Ma quale e' il problema reale che vi suscita tanta apprensione e tante amene battute?

daffy

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15/11/2013 19:53

Scritto da daffy:
L'unico riferimento a “padre” e “madre” è presente nella parte della modulistica dove si parla della condizione lavorativa
A quanto pare il dramma lo si trova solo in questa parte complementare di richiesta servizi scolastici ..o sbaglio...?
E a proposito quante famiglie con genitore 1 e genitore 2 conoscete ?


La Francia elimina mamma e papà: sui documenti genitore1 e genitore2

Sui documenti con valore legale francesi saranno sostituiti da Genitore1 e Genitore2. Una misura identica adottata anche negli Stati Uniti

 

Mamma e papà? Definizioni da archiviare. Ruoli distinti, divisi da un confine preciso, che coincide con quello del genere sessuale e che poco va a genio a chi pensa allafamiglia cosiddetta moderna, quella dove i ruoli genitoriali possono essere assunti indistintamente da due uomini, due donne, un uomo e una donna, in barba ai diritti dei bambini.

 

 

 

Per non fare torto a nessuno, prima gli Stati Uniti, ora la Francia, hanno deciso di cancellare mamma e papà. Bando alle due parole, racchiuse da un alone di affetto e calore famigliare. Su tutti i documenti ufficiali meglio apporre due definizioni neutre, che sanno lontano un miglio di apertura alla famiglia omosessuale. Meglio dunque parlare di Genitore 1 e Genitore 2, robotiche versioni di una famiglia in salsa tradizionale.

Negli Stati Uniti si fa da febbraio 2011. I termini madre e padre non figurano più sui passaporti targati Washington da più di un anno, per adattarsi allo scenario offerto dalle "nuove tecnologie riproduttive", come dichiarava al momento dell'adozione del sistema Brenda Sprague, vicedirettrice dell'Ufficio passaporti del Dipartimento di Stato.

E la Francia socialista di François Hollande non sarà da meno. Genitore1 eGenitore2, i nuovi mamma e papà, faranno bella mostra di sè su tutti i documenti con valore legale, dai certificati di nascita in su.

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/francia-elimina-mamma-e-pap-genitore-1-e-genitore-2-846677.html

L’idea di trasformare padre e madre in genitore 1 e genitore 2 è la sublimazione dell’ideologia del gender, che mira all’autodeterminazione sessuale (non si è ciò che si è, uomo o donna, perché la natura ha deciso così, ma si è ciò che si decide di essere) e all’equiparazione tra coppie di genitori eterosessuali e coppie di genitori omosessuali. La proposta di Seibezzi è ispirata ad un analogo provvedimento realizzato dal governo Zapatero in Spagna nel 2006 e messo in atto, da quest'anno, anche dal governo socialista di Hollande in Francia, che ha addirittura abolito i termini “padre” e “madre” dal Codice Civile. Ma vien da chiedersi: chi sarà, in una coppia, il genitore numero uno e chi il genitore numero due? Per non parlare poi dei nonni, che non saranno più nonno e nonna, ma nonni uno e nonni due. E i figli? Saranno fratelli, sorelle o figlio uno, figlio due, figlio tre, ecc.?

http://www.lanuovabq.it/mobile/articoli-la-kyenge-da-i-numeri-al-posto-dei-genitori-7221.htm

Io mi fermo qui.
Veramente molto, molto, molto,...... triste veder scrivere che il nome di mamma e papà in alcuni stati non c'è più per colpa dell'ideologia del gender (non si è ciò che si è, uomo o donna, perché la natura ha deciso così, ma si è ciò che si decide di essere)
Francamente non riesco a scrivere altro su questo argomento. Per mè è terrificante.

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16/11/2013 03:26

non so perchè ma mi spariscono i post che riesco ad inviare, pazienza io ne ho già poca
di mio, ma questa faccenda me la toglie del tutto !!

............................................................

il gender non potrà mai essere una questione di scelta, perchè nessuno potrà mai scegliere
se essere produttore di  spermatozoi o di ovuli

l'unica scelta che può fare è quella di non produrre nè gli uni, nè gli altri

perciò è solo una questione di logos da censurare per fare apparire uguale ciò che uguale
non è e che mai potrà esserlo

si può togliere un bambino ad una coppia etero e darlo ad una coppia omo, ma il bambino
non potrà mai essere altro che il figlio generato da un uomo e da una donna

adessso è stata assugnata in affido a una coppia omo una bambina di tre anni, lei ha già
imparato a dire mamma e papà, e per ora i due uomini ai quali è stata affidata li chiama zii

quando le carte diranno che invece loro sono i suoi genitori 1 e 2 credete davvero che
smetterà di chiamarli zii ?

non si può uccidere il buonsenso e la realtà con la forza della censura, ci hanno provato
tutti i regimi dittatoriali, ma la verità è sempre stata più forte della menzogna     
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16/11/2013 15:40

Il criterio di genitore 1 e 2 estero non riguarda il messaggio a cui ho risposto.

Mi sembra che al solito facciamo i racconti ad effetto e mai o quasi reali.

Quali sono i nomi che vogliono sostituire?

Mamma e papa' ??

Su quali documenti trovo questi nomi?

I nomi usati sono paternita' e maternita' oppure padre o madre......

Chiaramente mamma e papa fanno piu' effetto e arriviamo al punto di esercizi matematici con zii e nonni ...se li cambiamo con genitore 1 e 2.

Ma come ? I figli naturali chiamati fino ad ieri N N non costruivano zii di NN o fratelli di NN ?

E' chiaro che queste originalita' estere di genitore numerato fanno pena , come trovo assai discutibile e sono contro ad adozioni da parte
di pseudo famiglie omo.

Ma se per esempio un vedovo con prole decide di condividere l'esistenza con un'altro uomo come dovremmo organizzare una responsabilita' oggettiva 
riguardo le istituzioni riguardo la prole?

Il problema e' il nome che vogliamo dare o il criterio giuridico da risolvere in maniera adeguata.

Allora magari al posto di genitore 1 e 2 mettiamo genitore e responsabile, padre e basta eludendo il secondo falso genitore,Non mettiano
niente titolo e solo i nomi
Comunque questo problema non riguarda noi, perlomeno per adesso e credo anche nell'avvenire , Sicuramente non proponiamo i titoli mammina e babbino 
che farebbero la stessa figura di genitore 1 e2.

daffy

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17/11/2013 03:15

no daffy, non ci siamo
alla base di tutto c'è l'abolizione della dichiarazione di gender sui documenti ufficiali

cosa che è già divenuta legge UE, e quindi dovrà essere applicata anche da noi
il che significa che viene usata solo la parola coniugi nel caso di coppie unite in matrimonio

la dicitura Genitore 1 e Genitore 2 ne è una conseguenza, che per ora non è obbligatoria
nella intera Unione Europea


tu sbagli anche quando porti ad esempio i figli di NN perchè quella sigla significa Niente Nome
e viene usata ACCANTO alle parole maternità e paternità, il padre e la madre ci sono, è il loro
nome che manca e mancherebbe anche se accanto a NN ci fossero le parole Genitore 1 e
Genitore 2 nel caso che i genitori non volessero essere riconosciuti come tali

ma il paradosso raggiunge il massimo del grottesco quando si tratta di decidere CHI è il
Genitore 1 e CHI è il Genitore 2 nel momento della iscrizione del figlio all'Anagrafe

pensaci daffy, e lascia pur perdere l'ironia su mammine, babbini e nonnini, perchè prima di
essere ironici bisogna avere le idee chiare sulla realtà delle cose

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17/11/2013 12:12

Giusto! Chi è il n.1 e chi il n.2?

Bella domanda!

E chi stabilisce chi sarà il number One e chi il secondo?

Corriamo il rischio di furibonde litigate davanti all'impiegato dell'anagrafe o dell'ostetrica che dovrà registrare il nascituro!

Fatta la legge, dovrebbe esserci anche il Regolamento di Applicazione, ma ricercando in rete non ne trovo traccia.....
E' una situazione veramnete pericolosa......!

D'altronde i nostri legiferatori hanno il difetto di non pensare mai alle conseguenze....lo fanno da 50 anni.

Aldlà di questo, io darei la colpa di questa ridicola e assurda definizione a tutte quelle filosofie umane che propagandano l'accettazione di tutto e di tutti.
Vi piace accettare l'omosessualità?
Tenetevi pure le loro buffonate.

Io continuo ad insegnare, alla faccia della libertà di parola che mi prendo sempre e comunque, che l'omosessualità è nel 99,99% dei casi una deviazione, una malattia mentale ed un vizio.
[SM=g27996]
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17/11/2013 21:33

La ralta' dei fatti non e' ancora realta' e per questo stanno studiando soluzioni magari con qualcuna di queste che si presta all'ilarita'

Si pone anche il problema del capofamiglia.
Che cognome adotteranno?
2 cognomi a quanto pare perché nessuna donna dovrebbe fare le veci dell'uomo a nessun uomo quelle della donna.

Direi che dovrebbero abolire ogni dicitura nel loro caso oppure compilare la voce padre e madre aggiungendo 2 posti doppi per i nominativi.

In tutti i casi sono contrario a matrimoni di questo tipo e assolutamente alle adozioni.

Vedrei bene un certificato di convivenza che abbia effetti civici adeguati.

Se vogliono la parita' andassero prima a Casablanca.

daffy
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18/11/2013 13:47



Quando, e se, esisterà una legge che permetterà alle coppie omo di adottare dei figli, dovrà esserci l'obbligo di segnalare chiaramente il loro nome e cognome, basterà eliminare l'impostazione di

padre.... e madre....
 con
figlio di.... e di...

Se le coppie omo non hanno il coraggio di uscire allo scoperto, per quali diritti fondamentali lottano da anni?

E con quale diritto si nega ai genitori etero di segnalare il proprio nome e cognome?!

Tutto ciò è pazzesco!!!

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18/11/2013 15:05

Quella bimba affidata a persone gay
non diventi una bandiera ideologica
Siamo certi che l’affido della bambina di tre anni a una coppia gay da parte del Tribunale dei Minori di Bologna sia stato fatto nei termini formalmente consentiti dalla legge. Per l’affido, infatti, si può ricorrere anche a persone diverse da coppie sposate. Possono essere singoli, ma anche cosiddette "case famiglia", sia di istituzioni pubbliche che di soggetti privati, e l’omo o eterosessualità degli adulti che si fanno carico dei bambini non è presa in considerazione. Da quel che si è saputo sinora della vicenda, sembra che la coppia omosessuale sia stata considerata idonea all’affido in quanto ciascuno dei due, singolarmente, lo era, a norma di legge. Apprendiamo anche che la scelta sui due uomini sarebbe stata dettata dal fatto che finora la bambina aveva avuto riferimenti solo femminili, e che quindi una coppia maschile poteva "riequilibrare" la situazione...

Nell’attesa di conoscere meglio le motivazioni, che ci auguriamo essere più consistenti e meno surreali, e di sapere se, per esempio, ci fossero alternative per la bambina, dobbiamo però essere intellettualmente onesti: se sfruttando le pieghe di una norma una coppia omosessuale può, nei fatti, avere in affido un minore, è altrettanto vero che per l’impianto legislativo complessivo in vigore, e anche per la gran parte dell’opinione pubblica italiana, una coppia omosessuale non può essere considerata identica a una eterosessuale per quanto riguarda i figli.
La Consulta ha già stabilito che la nostra Carta Costituzionale non prevede matrimoni fra persone dello stesso sesso, così come coppie gay non possono avere accesso all’adozione e alla fecondazione assistita, tanto per citare alcune delle disposizione principali in materia. La necessità per un bambino di avere un padre e una madre, e di non escludere programmaticamente una delle due essenziali figure parentali dal suo orizzonte quotidiano, è un dato di fatto millenario, nato assieme alla civiltà umana stessa, che è imbarazzante persino dover ricordare, tanto è ovvio, e che è ribadito da tutte le leggi e le prassi secondo le quali, in presenza di una famiglia disponibile – intesa come coppia stabile di un uomo e una donna, meglio se con altri figli – è a questa innanzitutto che un bambino senza genitori va dato in custodia. Perché l’adozione e l’affido sono un modo per dare un padre e una madre a un minore in difficoltà, e non l’inverso, cioè procurare un figlio a una coppia che li desidera.

Chi scrive ha avuto per dieci anni un figlio in affido, e ha ben presente l’insistenza dei servizi sociali, che ci accompagnavano in questa esperienza, sull’importanza della chiarezza dei ruoli e delle figure, distinte, di padre e madre, naturali e affidatari. Si erano sbagliati?

Ma soprattutto a preoccupare è il modo in cui la notizia è stata presentata all’opinione pubblica: si è enfatizzato l’orientamento sessuale della coppia e la loro relazione sentimentale (un bambino potrebbe essere affidato a due amici dello stesso sesso che condividono stabilmente la casa in cui risiedono, come anche a due suore, perché no?), e quindi si è "legittimata" la loro unione affettiva "al pari" di una eterosessuale. Non bisogna certo avere chissà quale malizia per vedervi l’ennesima bandiera a favore dell’approvazione del matrimonio fra coppie dello stesso sesso, a partire, questa volta, da quello che di solito è il punto di arrivo dell’equiparazione fra coppie omo ed eterosessuali, e cioè la possibilità di avere figli riconosciuti "appartenenti" alla coppia stessa.
Stiamo assistendo a uno sconcertante crescendo della pressione ideologica (nei e dai tribunali, nella scuola, sui mass media, a livello comunale...) per l’introduzione, anche in Italia, delle nozze omosessuali e per l’affermare che i figli sono un "diritto", sull’onda anche di quello che sta avvenendo in altri Paesi. Ma si tratta di questioni antropologiche fondamentali, che devono essere discusse nelle sedi opportune, delle istituzioni e del dibattito pubblico, rispettando la libertà di espressione e di pensiero di tutti, e che soprattutto non possono essere oggetto di forzature strumentali da parte di nessuno, specie quando sono in gioco interessi dei bambini.

Assuntina Morresi

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18/11/2013 19:01

x Evita : non è il nome che viene nascosto, è il gender

Genitore 1 = Anna X
Genitore 2 = Laura Y

ma a questo punto potrebbero benissimo essere due transgender, che originariamente
si chiamavano Andrea e Luigi

il concetto è quello di libera scelta del proprio gender, e il progetto è quello di non 
definirlo nemmeno al momento della nascita

del resto in Brasile, da ormai qualche decennio, c'è chi apporta cambiamenti di gender
già nei maschietti di 8 anni, con il ricorso alla chirurgia plastica e alla terapia ormonale


recentemente negli Usa un bimbo è stato partorito da un genitore dotato di barba e baffi,
che aveva conservato l'utero avuto in dotazione, ma che si era regalato dei pseudo organi
genitali maschili

l' abolizione delle parole madre e padre oltre alla non dichiarazione di genere diventa a
questo punto una necessità per quel neonato e anche per il contesto ambientale e sociale

finora la stessa necessità non esiste per gli animali, pur essendo ormai prassi sia la
fecondazione artificiale che l'impianto degli embrioni in uteri estranei al concepimento

solo la specie umana ha la necessità di abolire la definizione di gender, perchè..."dotata
di libero arbitrio" è arbitraria anche nei confronti della realtà genetica 

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Città: FAGNANO OLONA
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18/11/2013 19:13

ma va a farlo capire, soprattutto ai cosidetti benpensanti della political corretly di cui abbiamo fulgido esempio anche in questa community

[Modificato da ulisseitaca 18/11/2013 19:16]
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Post: 1.006
Città: FAGNANO OLONA
Età: 70
Sesso: Maschile
18/11/2013 20:43

Da una parte, «non vogliamo giudicare quanti pensano e sentono in modo diverso». Dall’altra, abbiamo il diritto e il dovere come cattolici e come cittadini di giudicare gli atti – non possiamo sostenere e insegnare che l’unione stabile dell’uomo e della donna «è la stessa cosa» rispetto allo stare insieme di due persone dello stesso sesso – e di giudicare le leggi, opponendoci fermamente a quelle che manifestano un «reale e grave regresso antropologico».
Papa Francesco
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Post: 2.207
Città: ROMA
Età: 67
Sesso: Maschile
18/11/2013 20:45

Perché tu l'hai capito?

Rispiegalo con PAROLE TUE !!!!

daffy
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Post: 1.006
Città: FAGNANO OLONA
Età: 70
Sesso: Maschile
18/11/2013 21:12

lo ha già brillantemente ed esaurientemente spiergato Claretta.
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