Sera ad Aosta
La caligine scende della sera
dai cupi monti alla città deserta
e il cielo appar come una tomba aperta
nel confuso orizzonte che s'annera .
Io giaccio preda di una pace incerta ,
pellegrino del dì che sempre spera
altro il suo stato da quel che già era .
E ancor la piaga del mio cuore è aperta .
Di giovinezza torna il sogno antico
e il rimpianto del tempo invan passato ;
e , ai dì futuri ripensando , dico :
quando nel nulla tu sarai tornato ,
ch'è dei tuoi giorni il sol fedele amico ,
alfin conoscerai perchè sei nato ?
Iashper '72