Non più cometa sarai
concretamente:
nel fuorviamento sconvolto del sole
e in un azzurro che precipita
del suo invelenirsi a finestra
di ozono, disinnescandosi invano...
sola, ridicola luna, barcolli
- intanto del tuo divenire nascostamente insuperbisci -
blucerchiata nel disordine browniano delle acide
voragini di piogge grandinanti
superstiti di nuclei...
Regina di maree
scintillanti, la tua chioma
d'ombra nebbiosamente in bilico
a spingersi in lembi di cielo
inviolato e risorgere
incontaminata, che sogguardo
e tengo d'occhio mentre vado
e parto o non riparto,
cometa involontaria
di questo viaggio,
un viaggio tra i frattali
di me, in te mi attracco...