(2.3.4. Che cosa dice il New Age a proposito... )
2.3.4.2. ...di Dio?
Il New Age ha una preferenza marcata per le religioni orientali e precristiane, perché le considera incontaminate da distorsioni giudaico-cristiane.
Quindi tributa grande rispetto agli antichi riti agresti e ai culti legati alla fertilità.
« Gaia », la Madre Terra, viene proposta come alternativa a Dio Padre,
la cui immagine viene collegata a una concezione patriarcale del dominio maschile sulla donna.
Si parla di Dio, ma non di un Dio personale.
Il Dio di cui parla il New Age non è né personale né trascendente.
Non è né il libero Creatore né l'amorevole reggente dell'universo, ma un'« energia impersonale », immanente al mondo, con il quale costituisce una « unità cosmica »:
« Tutto è uno ».
Quest'unità è monistica, panteistica, o più precisamente, panenteistica.
Dio è il « principio di vita », lo « spirito o anima del mondo », la somma totale della coscienza esistente nel mondo.
In un certo senso, tutto è Dio.
La presenza di Dio è più evidente negli aspetti spirituali della realtà, così ogni mente/spirito è, in un certo qual modo, Dio.
Quando uomini e donne la ricevono consciamente, « l'energia divina » è spesso descritta come « energia cristica ».
Si parla anche di Cristo, ma non di Gesù di Nazaret.
« Cristo » è un titolo conferito a qualcuno che ha raggiunto uno stato di coscienza nel quale percepisce la propria divinità e può quindi affermare di essere un « Maestro universale ».
Gesù di Nazaret non era il Cristo, ma soltanto una delle figure storiche nelle quali questa natura « cristica » si è rivelata, come nel caso del Buddha e di altri.
Ogni manifestazione storica del Cristo mostra chiaramente che tutti gli esseri umani sono celesti e divini e li conduce verso questa realizzazione.
Il livello più interiore e più personale (« psichico ») nel quale gli esseri umani « avvertono » questa « divina energia cosmica »
è detto anche « Spirito Santo ».