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GESU' CRISTO PORTATORE DELL'ACQUA VIVA: Una riflessione cristiana sul “NEW AGE”

Ultimo Aggiornamento: 17/01/2009 17:14
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Post: 5.367
Sesso: Femminile
16/01/2009 18:48

2.4. « Abitanti del mito piuttosto che della Storia » 43?: New Age e cultura



« In fondo, il fascino del New Age risiede nell'interesse suscitato culturalmente per il sé, il suo valore, le sue capacità e i suoi problemi.

Mentre la religiosità tradizionale, con la sua organizzazione gerarchica, è adatta alla comunità, la spiritualità scevra da tradizione si adatta bene all'individuo.

Il New Age è « del » sé, poiché facilita la celebrazione di quanto deve essere e deve divenire ed è « per » il sé, perché differendo da ciò che è dominante, può affrontare i problemi di identità generati da forme convenzionali di vita ».44


Il rifiuto della tradizione quale organizzazione patriarcale, gerarchica ed ecclesiale implica la ricerca di una forma alternativa di società che si inspiri chiaramente alla nozione moderna del sé.

Molti scritti del New Age spiegano che non si può fare nulla (direttamente) per cambiare il mondo, ma tutto per cambiare se stessi.
Modificare la coscienza individuale sembra essere il modo (indiretto) per cambiare il mondo.

Il più importante strumento di cambiamento sociale è l'esempio personale.
Il riconoscimento mondiale di questi esempi personali porterà costantemente alla trasformazione della mente collettiva e tale trasformazione sarà l'acquisizione principale del nostro tempo.

Questo fa chiaramente parte del paradigma olistico ed è una riaffermazione della classica questione filosofica dell'uno e dei molti.

Si ricollega anche all'esposizione junghiana della teoria della corrispondenza e al suo rifiuto della causalità.
Gli individui sono immagini frammentarie dell'ologramma planetario.

Guardando nella propria interiorità non solo si conosce l'universo, ma lo si modifica.

Tuttavia più ci si guarda dentro, più piccola diviene l'arena politica.

Tutto questo è veramente in sintonia con la retorica della partecipazione democratica in un nuovo ordine planetario oppure è un modo inconscio e sottile per privare di potere le persone esponendole così al rischio di venire manipolate?

L'attuale preoccupazione per i problemi planetari (questioni ecologiche, esaurimento delle risorse, sovrappopolazione, divario economico fra Nord e Sud, l'enorme arsenale militare e l'instabilità politica) permettono o impediscono l'impegno in altre questioni sociali e politiche parimenti reali?

Il vecchio adagio « la carità comincia a casa » può rappresentare un sano equilibrio nell'approccio a tali questioni.

Alcuni osservatori del New Age individuano un sinistro autoritarismo dietro l'apparente indifferenza verso la politica.

Lo stesso David Spangler sottolinea che una delle ombre del New Age è « un subdolo arrendersi alla mancanza di potere e alla irresponsabilità in nome dell'attesa della nuova era piuttosto che essere attivi creatori di integrità nella propria vita ».45 


Anche se non è del tutto corretto affermare che negli atteggiamenti del New Age il quietismo è pressoché assoluto, una delle critiche principali mosse al movimento New Age è che il desiderio privato di autorealizzazione opera veramente contro la possibilità di una profonda cultura religiosa.

Lo mettono in evidenza tre punti:


Ci si chiede se il New Age sia intellettualmente convincente quando cerca di fornire un quadro completo del cosmo in una visione del mondo che sostiene di integrare natura e realtà spirituale.
L'universo occidentale viene considerato diviso e basato sul monoteismo, la trascendenza, l'alterità e la separazione.
Si rileva un dualismo fondamentale in divisioni come quelle fra reale e ideale, relativo e assoluto, finito e infinito, umano e divino, sacro e profano, passato e presente, tutte riconducibili alla « coscienza infelice » di Hegel.
Tutto ciò viene descritto come qualcosa di tragico.

La risposta del New Age è l'unità attraverso la fusione.

Esso pretende di riconciliare l'anima e il corpo, il femminile e il maschile, lo spirito e la materia, l'umano e il divino, la terra e il cosmo, il trascendente e l'immanente, la religione e la scienza, le differenze fra le religioni, lo Yin e lo Yang.
Quindi non c'è alterità.

Quello che rimane in termini umani è la transpersonalità.

Il mondo New Age è a-problematico: non c'è nulla da raggiungere.

Tuttavia la questione metafisica dell'uno e dei molti rimane irrisolta, o forse non viene neanche posta, poiché c'è una grande preoccupazione per gli effetti della disunità e della divisione, ma la risposta è solo una descrizione di come le cose apparirebbero se venissero guardate in un altro modo.


Il New Age importa, un po' alla volta, pratiche religiose orientali e le reinterpreta per adattarle agli occidentali.

Ciò implica il rifiuto dei termini « peccato » e « salvezza », sostituiti dai moralmente neutri « addition » (dipendenza) e « recovery » (ripresa).

I riferimenti a influenze extraeuropee sono a volte soltanto una « pseudo-orientalizzazione » della cultura occidentale. Inoltre, non si tratta di un dialogo autentico.

In un contesto nel quale le influenze greco-romane e giudaico-cristiane sono considerate con sospetto, le influenze orientali vengono utilizzate precisamente come alternative alla cultura occidentale.

La scienza e la medicina tradizionali sono percepite come inferiori agli approcci olistici così come le strutture patriarcali e particolaristiche nella politica e nella religione.
Sono ostacoli all'avvento dell'Età dell'Acquario.

Ancora una volta è evidente che la scelta delle alternative proposte dal New Age esige che le persone rompano completamente con la tradizione in cui sono cresciute.

Ma si tratta veramente, come spesso si ritiene o si presume che sia, di una scelta libera e matura?


Le tradizioni religiose autentiche promuovono la disciplina al fine di acquisire saggezza, equanimità e compassione.

Il New Age è un'eco del desiderio profondo e inalienabile di una cultura religiosa integrale e di qualcosa di più generale e illuminante di quello che offrono in genere i politici.

Ma non è chiaro se i benefici di una visione basata sul Sé, che si espande continuamente, siano destinati agli individui o alle società.

I corsi di formazione del New Age (detti « erhard seminar trainings » [EST] ecc.) fondono valori controculturali con il bisogno dominante di avere successo, la soddisfazione interiore con il successo esterno.

Il ritiro « Spirit of Business » che si tiene a Findhorn trasforma l'esperienza del lavoro aumentandone la produttività.

Alcuni seguaci del New Age non vogliono solo divenire più autentici e spontanei, ma anche più ricchi (attraverso le arti magiche, ecc.).

« Ciò che rende tutto più affascinante all'uomo d'affari dalla mentalità imprenditoriale è che questi corsi di formazione sembrano propugnare idee in qualche modo più umanistiche nel mondo degli affari.
Si tratta di idee per le quali il luogo di lavoro diventa “ambiente di apprendimento”, bisogna “instillare nuova vita nel lavoro”, il “lavoro deve essere umanizzante”.
Si parla di “realizzazione del manager”, “priorità delle persone” o di “dischiudere il potenziale”.

Presentate dai formatori New Age, queste idee probabilmente piacciono a quegli uomini d'affari che hanno già seguito altri esercizi più basati sull'umanesimo secolare e desiderano andare avanti con l'obiettivo di raggiungere la crescita personale, la felicità e l'entusiasmo e allo stesso tempo la produttività commerciale ».46

È dunque chiaro che le persone coinvolte ricercano saggezza ed equanimità a proprio beneficio, ma fino a che punto le attività nelle quali sono impegnate permettono loro di operare per il bene comune?

Indipendentemente dalle loro motivazioni, tutti questi fenomeni vanno giudicati dai frutti che recano e bisogna chiedersi se promuovono il oppure solidarietà non solo con balene, alberi o persone che la pensano allo stesso modo, ma con tutto il creato, ossia con tutta l'umanità.

Il Cardinale Joseph Ratzinger definisce le conseguenze più nefaste di qualsiasi filosofia basata sull'egoismo, alla quale aderiscono istituzioni o un gran numero di persone,
come un insieme di
« strategie volte a ridurre il numero di quanti potranno sfamarsi alla tavola dell'umanità ».47

Questo è un modello di valutazione dell'impatto di qualsiasi filosofia o teoria.

Il cristianesimo cerca sempre di misurare i comportamenti umani in base alla loro apertura al Creatore e a tutte le altre creature con un rispetto che si basa saldamente sull'amore.

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