La Festività di TUTTI I SANTI
Versione Completa
Stampa
Cerca
Utenti
Iscriviti
Condividi
:
Anam_cara
»
Anam_cara
»
LA CHIESA
»
LA CHIESA
Anam_cara
0
0
lunedì 1 novembre 2010 19:20
L
a festa di Tutti i Santi,
è una giornata di gioia, di speranza, di fede.
Una delle giornate più intelligenti,
più raffinate che la liturgia ci propone;
è la festa di tutta l'umanità,
dell'umanità che ha sperato,
che ha sofferto,
che ha cercato la giustizia,
dell'umanità che sembrava perdente
e invece è vittoriosa.
E’ la festa di Tutti i Santi,
non solo di quelli segnati sul calendario
e che veneriamo sugli altari,
ma anche di quelli
che sono passati sulla terra in punta di piedi,
senza che nessuno si accorgesse di loro,
ma che nel silenzio del loro cuore
hanno dato una bella testimonianza di amore
a Dio e ai fratelli,
forse parenti nostri, amici,
forse nostro padre, nostra madre,
umili creature,
che ci hanno fatto del bene
senza che noi neppure ci accorgessimo.
Ho letto di un anziano parroco di campagna
che nel giorno di Tutti i Santi,
per far capire alla sua gente
che si dovevano ricordare tutti i cristiani
santi che stanno in Paradiso
toglieva le immagini e le statue dagli altari.
Una stranezza se volete,
ma che voleva anche sottolineare
il fatto che di solito,
una volta che abbiamo messo i santi sugli altari,
li ammiriamo, li invochiamo,
ma non li imitiamo,
perché pensiamo che siano troppo eroi
per vivere come loro.
Ma non è così.
Nella festa di Tutti i Santi,
la Chiesa ci dice che i santi sono
uomini e donne comuni,
una moltitudine
composta di discepoli di ogni tempo
che hanno cercato di ascoltare il Vangelo
e di metterlo in pratica.
Sono questi i santi che salvano la terra.
C'è sempre bisogno di loro.
È in virtù dei santi che sono sulla terra,
che noi continuiamo a vivere,
che la terra continua a non essere distrutta,
nonostante il tanto male che c'è nel mondo.
Ed è in virtù dei santi di ieri,
dei santi che sono già salvati e che intercedono per noi:
"una moltitudine immensa che nessuno può contare,
di ogni nazione, popolo e lingua".
La definizione più bella dei santi
è quella che ho sentito da un bambino
di una scuola materna.
La maestra aveva portato la sua classe
a visitare una chiesa
con le figure dei santi sulle vetrate luminose.
A scuola ha domandato ai bambini:
"Chi sono i santi?"
Un bambino le ha risposto
:
"Sono quelli che fanno passare la luce".
Stupenda definizione:
i santi fanno passare la luce di Dio
che continua ad illuminare il mondo
.
Nella festa di Tutti i Santi,
noi celebriamo la gioia
di essere anche noi chiamati alla santità,
perché ci è stato detto
che abbiamo un cuore che batte come figli di Dio.
Ci pensiamo?
E' San Giovanni che ce lo ricorda:
"Carissimi vedete quale grande amore
ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio,
e lo siamo veramente...
ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato.
Sappiamo però
che quando egli si sarà manifestato,
noi saremo simili a lui,
perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in Lui,
purifica se stesso come Egli è puro".
(I Gv. 3,1-2)
Ma quale è la strada della santità?
Gesù ce l'ha indicata
con l' annuncio delle beatitudini
che sono la sintesi del Vangelo,
lo specchio di fronte al quale ogni discepolo di Cristo
deve confrontarsi.
È il portale d'ingresso del Discorso della Montagna,
la "carta costituzionale del cristianesimo".
Ogni regno ha le proprie leggi
.
Le beatitudini sono la legge del Regno di Dio.
Chi le osserva entra nella felicità del Regno.
Questo dobbiamo capire.
Dio ha posto nel nostro cuore
la vocazione alla felicità,
come ultimo segno
della nostra somiglianza con Lui.
Dio è il Sommo bene, il Beato per eccellenza.
Per essere figli di Dio bisogna essere felici.
Gianni Sangalli
della Rivista mensile
“Maria Ausiliatrice” Torino
http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/festa%20di%20tutti%20i%20santi.htm
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa
clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl -
www.freeforumzone.com