Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:37
31
[1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.
[2] In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
per la tua giustizia salvami.
[3] Porgi a me l'orecchio,
vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie,
la cinta di riparo che mi salva.
[4] Tu sei la mia roccia e il mio baluardo,
per il tuo nome dirigi i miei passi.
[5] Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
[6] Mi affido alle tue mani;
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
[7] Tu detesti chi serve idoli falsi,
ma io ho fede nel Signore.
[8] Esulterò di gioia per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria,
hai conosciuto le mie angosce;
[9] non mi hai consegnato nelle mani del nemico,
hai guidato al largo i miei passi.
[10] Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno;
per il pianto si struggono i miei occhi,
la mia anima e le mie viscere.
[11] Si consuma nel dolore la mia vita,
i miei anni passano nel gemito;
inaridisce per la pena il mio vigore,
si dissolvono tutte le mie ossa.
[12] Sono l'obbrobrio dei miei nemici,
il disgusto dei miei vicini,
l'orrore dei miei conoscenti;
chi mi vede per strada mi sfugge.
[13] Sono caduto in oblio come un morto,
sono divenuto un rifiuto.
[14] Se odo la calunnia di molti, il terrore mi circonda;
quando insieme contro di me congiurano,
tramano di togliermi la vita.
[15] Ma io confido in te, Signore;
dico: "Tu sei il mio Dio,
[16] nelle tue mani sono i miei giorni".
Liberami dalla mano dei miei nemici,
dalla stretta dei miei persecutori:
[17] fà splendere il tuo volto sul tuo servo,
salvami per la tua misericordia.
[18] Signore, ch'io non resti confuso, perché ti ho invocato;
siano confusi gli empi, tacciano negli inferi.
[19] Fà tacere le labbra di menzogna,
che dicono insolenze contro il giusto
con orgoglio e disprezzo.
[20] Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
ne ricolmi chi in te si rifugia
davanti agli occhi di tutti.
[21] Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dalla rissa delle lingue.
[22] Benedetto il Signore,
che ha fatto per me meraviglie di grazia
in una fortezza inaccessibile.
[23] Io dicevo nel mio sgomento:
"Sono escluso dalla tua presenza".
Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera
quando a te gridavo aiuto.
[24] Amate il Signore, voi tutti suoi santi;
il Signore protegge i suoi fedeli
e ripaga oltre misura l'orgoglioso.
[25] Siate forti, riprendete coraggio,
o voi tutti che sperate nel Signore.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:37
32
[1] Di Davide. Maskil.
Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa,
e perdonato il peccato.
[2] Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male
e nel cui spirito non è inganno.
[3] Tacevo e si logoravano le mie ossa,
mentre gemevo tutto il giorno.
[4] Giorno e notte pesava su di me la tua mano,
come per arsura d'estate inaridiva il mio vigore.
[5] Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: "Confesserò al Signore le mie colpe"
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
[6] Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell'angoscia.
Quando irromperanno grandi acque
non lo potranno raggiungere.
[7] Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo,
mi circondi di esultanza per la salvezza.
[8] Ti farò saggio, t'indicherò la via da seguire;
con gli occhi su di te, ti darò consiglio.
[9] Non siate come il cavallo e come il mulo
privi d'intelligenza;
si piega la loro fierezza con morso e briglie,
se no, a te non si avvicinano.
[10] Molti saranno i dolori dell'empio,
ma la grazia circonda chi confida nel Signore.
[11] Gioite nel Signore ed esultate, giusti,
giubilate, voi tutti, retti di cuore.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:38
33
[1] Esultate, giusti, nel Signore;
ai retti si addice la lode.
[2] Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
[3] Cantate al Signore un canto nuovo,
suonate la cetra con arte e acclamate.
[4] Poiché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
[5] Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
[6] Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
[7] Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
[8] Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
[9] perché egli parla e tutto è fatto,
comanda e tutto esiste.
[10] Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
[11] Ma il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
[12] Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede.
[13] Il Signore guarda dal cielo,
egli vede tutti gli uomini.
[14] Dal luogo della sua dimora
scruta tutti gli abitanti della terra,
[15] lui che, solo, ha plasmato il loro cuore
e comprende tutte le loro opere.
[16] Il re non si salva per un forte esercito
né il prode per il suo grande vigore.
[17] Il cavallo non giova per la vittoria,
con tutta la sua forza non potrà salvare.
[18] Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
[19] per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
[20] L'anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
[21] In lui gioisce il nostro cuore
e confidiamo nel suo santo nome.
[22] Signore, sia su di noi la tua grazia,
perché in te speriamo.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:39
34
[1] Di Davide, quando si finse pazzo in presenza di Abimelech e, da lui scacciato, se ne andò.
[2] Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
[3] Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.
[4] Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
[5] Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.
[6] Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
[7] Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.
[8] L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.
[9] Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.
[10] Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.
[11] I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.
[12] Venite, figli, ascoltatemi;
v'insegnerò il timore del Signore.
[13] C'è qualcuno che desidera la vita
e brama lunghi giorni per gustare il bene?
[14] Preserva la lingua dal male,
le labbra da parole bugiarde.
[15] Stà lontano dal male e fà il bene,
cerca la pace e perseguila.
[16] Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
[17] Il volto del Signore contro i malfattori,
per cancellarne dalla terra il ricordo.
[18] Gridano e il Signore li ascolta,
li salva da tutte le loro angosce.
[19] Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
egli salva gli spiriti affranti.
[20] Molte sono le sventure del giusto,
ma lo libera da tutte il Signore.
[21] Preserva tutte le sue ossa,
neppure uno sarà spezzato.
[22] La malizia uccide l'empio
e chi odia il giusto sarà punito.
[23] Il Signore riscatta la vita dei suoi servi,
chi in lui si rifugia non sarà condannato.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:39
35
[1] Di Davide.
Signore, giudica chi mi accusa,
combatti chi mi combatte.
[2] Afferra i tuoi scudi
e sorgi in mio aiuto.
[3] Vibra la lancia e la scure
contro chi mi insegue,
dimmi: "Sono io la tua salvezza".
[4] Siano confusi e coperti di ignominia
quelli che attentano alla mia vita;
retrocedano e siano umiliati
quelli che tramano la mia sventura.
[5] Siano come pula al vento
e l'angelo del Signore li incalzi;
[6] la loro strada sia buia e scivolosa
quando li insegue l'angelo del Signore.
[7] Poiché senza motivo mi hanno teso una rete,
senza motivo mi hanno scavato una fossa.
[8] Li colga la bufera improvvisa,
li catturi la rete che hanno tesa,
siano travolti dalla tempesta.
[9] Io invece esulterò nel Signore
per la gioia della sua salvezza.
[10] Tutte le mie ossa dicano:
"Chi è come te, Signore,
che liberi il debole dal più forte,
il misero e il povero dal predatore?".
[11] Sorgevano testimoni violenti,
mi interrogavano su ciò che ignoravo,
[12] mi rendevano male per bene:
una desolazione per la mia vita.
[13] Io, quand'erano malati, vestivo di sacco,
mi affliggevo col digiuno,
riecheggiava nel mio petto la mia preghiera.
[14] Mi angustiavo come per l'amico, per il fratello,
come in lutto per la madre mi prostravo nel dolore.
[15] Ma essi godono della mia caduta, si radunano,
si radunano contro di me per colpirmi all'improvviso.
Mi dilaniano senza posa,
[16] mi mettono alla prova, scherno su scherno,
contro di me digrignano i denti.
[17] Fino a quando, Signore, starai a guardare?
Libera la mia vita dalla loro violenza,
dalle zanne dei leoni l'unico mio bene.
[18] Ti loderò nella grande assemblea,
ti celebrerò in mezzo a un popolo numeroso.
[19] Non esultino su di me i nemici bugiardi,
non strizzi l'occhio chi mi odia senza motivo.
[20] Poiché essi non parlano di pace,
contro gli umili della terra tramano inganni.
[21] Spalancano contro di me la loro bocca;
dicono con scherno: "Abbiamo visto con i nostri occhi!".
[22] Signore, tu hai visto, non tacere;
Dio, da me non stare lontano.
[23] Dèstati, svègliati per il mio giudizio,
per la mia causa, Signore mio Dio.
[24] Giudicami secondo la tua giustizia, Signore mio Dio,
e di me non abbiano a gioire.
[25] Non pensino in cuor loro: "Siamo soddisfatti!".
Non dicano: "Lo abbiamo divorato".
[26] Sia confuso e svergognato chi gode della mia sventura,
sia coperto di vergogna e d'ignominia chi mi insulta.
[27] Esulti e gioisca chi ama il mio diritto,
dica sempre: "Grande è il Signore
che vuole la pace del suo servo".
[28] La mia lingua celebrerà la tua giustizia,
canterà la tua lode per sempre.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:40
36
[1] Al maestro del coro. Di Davide servo del Signore.
[2] Nel cuore dell'empio parla il peccato,
davanti ai suoi occhi non c'è timor di Dio.
[3] Poiché egli si illude con se stesso
nel ricercare la sua colpa e detestarla.
[4] Inique e fallaci sono le sue parole,
rifiuta di capire, di compiere il bene.
[5] Iniquità trama sul suo giaciglio,
si ostina su vie non buone,
via da sé non respinge il male.
[6] Signore, la tua grazia è nel cielo,
la tua fedeltà fino alle nubi;
[7] la tua giustizia è come i monti più alti,
il tuo giudizio come il grande abisso:
uomini e bestie tu salvi, Signore.
[8] Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio!
Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali,
[9] si saziano dell'abbondanza della tua casa
e li disseti al torrente delle tue delizie.
[10] È in te la sorgente della vita,
alla tua luce vediamo la luce.
[11] Concedi la tua grazia a chi ti conosce,
la tua giustizia ai retti di cuore.
[12] Non mi raggiunga il piede dei superbi,
non mi disperda la mano degli empi.
[13] Ecco, sono caduti i malfattori,
abbattuti, non possono rialzarsi.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:41
37
[1] Di Davide.
Non adirarti contro gli empi
non invidiare i malfattori.
[2] Come fieno presto appassiranno,
cadranno come erba del prato.
[3] Confida nel Signore e fà il bene;
abita la terra e vivi con fede.
[4] Cerca la gioia del Signore,
esaudirà i desideri del tuo cuore.
[5] Manifesta al Signore la tua via,
confida in lui: compirà la sua opera;
[6] farà brillare come luce la tua giustizia,
come il meriggio il tuo diritto.
[7] Stà in silenzio davanti al Signore e spera in lui;
non irritarti per chi ha successo,
per l'uomo che trama insidie.
[8] Desisti dall'ira e deponi lo sdegno,
non irritarti: faresti del male,
[9] poiché i malvagi saranno sterminati,
ma chi spera nel Signore possederà la terra.
[10] Ancora un poco e l'empio scompare,
cerchi il suo posto e più non lo trovi.
[11] I miti invece possederanno la terra
e godranno di una grande pace.
[12] L'empio trama contro il giusto,
contro di lui digrigna i denti.
[13] Ma il Signore ride dell'empio,
perché vede arrivare il suo giorno.
[14] Gli empi sfoderano la spada
e tendono l'arco
per abbattere il misero e l'indigente,
per uccidere chi cammina sulla retta via.
[15] La loro spada raggiungerà il loro cuore
e i loro archi si spezzeranno.
[16] Il poco del giusto è cosa migliore
dell'abbondanza degli empi;
[17] perché le braccia degli empi saranno spezzate,
ma il Signore è il sostegno dei giusti.
[18] Conosce il Signore la vita dei buoni,
la loro eredità durerà per sempre.
[19] Non saranno confusi nel tempo della sventura
e nei giorni della fame saranno saziati.
[20] Poiché gli empi periranno,
i nemici del Signore appassiranno
come lo splendore dei prati,
tutti come fumo svaniranno.
[21] L'empio prende in prestito e non restituisce,
ma il giusto ha compassione e dà in dono.
[22] Chi è benedetto da Dio possederà la terra,
ma chi è maledetto sarà sterminato.
[23] Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo
e segue con amore il suo cammino.
[24] Se cade, non rimane a terra,
perché il Signore lo tiene per mano.
[25] Sono stato fanciullo e ora sono vecchio,
non ho mai visto il giusto abbandonato
né i suoi figli mendicare il pane.
[26] Egli ha sempre compassione e dà in prestito,
per questo la sua stirpe è benedetta.
[27] Stà lontano dal male e fà il bene,
e avrai sempre una casa.
[28] Perché il Signore ama la giustizia
e non abbandona i suoi fedeli;
gli empi saranno distrutti per sempre
e la loro stirpe sarà sterminata.
[29] I giusti possederanno la terra
e la abiteranno per sempre.
[30] La bocca del giusto proclama la sapienza,
e la sua lingua esprime la giustizia;
[31] la legge del suo Dio è nel suo cuore,
i suoi passi non vacilleranno.
[32] L'empio spia il giusto
e cerca di farlo morire.
[33] Il Signore non lo abbandona alla sua mano,
nel giudizio non lo lascia condannare.
[34] Spera nel Signore e segui la sua via:
ti esalterà e tu possederai la terra
e vedrai lo sterminio degli empi.
[35] Ho visto l'empio trionfante
ergersi come cedro rigoglioso;
[36] sono passato e più non c'era,
l'ho cercato e più non si è trovato.
[37] Osserva il giusto e vedi l'uomo retto,
l'uomo di pace avrà una discendenza.
[38] Ma tutti i peccatori saranno distrutti,
la discendenza degli empi sarà sterminata.
[39] La salvezza dei giusti viene dal Signore,
nel tempo dell'angoscia è loro difesa;
[40] il Signore viene in loro aiuto e li scampa,
li libera dagli empi e dà loro salvezza,
perché in lui si sono rifugiati.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:41
38
[1] Salmo. Di Davide. In memoria.
[2] Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
[3] Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.
[4] Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
[5] Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.
[6] Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
[7] Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.
[8] Sono torturati i miei fianchi,
in me non c'è nulla di sano.
[9] Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.
[10] Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.
[11] Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.
[12] Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe, i miei vicini stanno a distanza.
[13] Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina.
e tutto il giorno medita inganni.
[14] Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
[15] sono come un uomo che non sente e non risponde.
[16] In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
[17] Ho detto: "Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla".
[18] Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
[19] Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
[20] I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
[21] mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.
[22] Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
[23] accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:42
39
L'uomo è un nulla davanti a Dio
[1] Al maestro del coro, Iditun. Salmo. Di Davide.
[2] Ho detto: "Veglierò sulla mia condotta
per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca
mentre l'empio mi sta dinanzi".
[3] Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene,
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
[4] Ardeva il cuore nel mio petto,
al ripensarci è divampato il fuoco;
allora ho parlato:
[5] "Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni
e saprò quanto è breve la mia vita".
[6] Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni
e la mia esistenza davanti a te è un nulla.
Solo un soffio è ogni uomo che vive,
[7] come ombra è l'uomo che passa;
solo un soffio che si agita,
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.
[8] Ora, che attendo, Signore?
In te la mia speranza.
[9] Liberami da tutte le mie colpe,
non rendermi scherno dello stolto.
[10] Sto in silenzio, non apro bocca,
perché sei tu che agisci.
[11] Allontana da me i tuoi colpi:
sono distrutto sotto il peso della tua mano.
[12] Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo,
corrodi come tarlo i suoi tesori.
Ogni uomo non è che un soffio.
[13] Ascolta la mia preghiera, Signore,
porgi l'orecchio al mio grido,
non essere sordo alle mie lacrime,
poiché io sono un forestiero,
uno straniero come tutti i miei padri.
[14] Distogli il tuo sguardo, che io respiri,
prima che me ne vada e più non sia.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:42
40
[1] Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
[2] Ho sperato: ho sperato nel Signore
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
[3] Mi ha tratto dalla fossa della morte,
dal fango della palude;
i miei piedi ha stabilito sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.
[4] Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore
e confideranno nel Signore.
[5] Beato l'uomo che spera nel Signore
e non si mette dalla parte dei superbi,
né si volge a chi segue la menzogna.
[6] Quanti prodigi tu hai fatto, Signore Dio mio,
quali disegni in nostro favore:
nessuno a te si può paragonare.
Se li voglio annunziare e proclamare
sono troppi per essere contati.
[7] Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto.
Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa.
[8] Allora ho detto: "Ecco, io vengo.
Sul rotolo del libro di me è scritto,
[9] che io faccia il tuo volere.
Mio Dio, questo io desidero,
la tua legge è nel profondo del mio cuore".
[10] Ho annunziato la tua giustizia nella grande assemblea;
vedi, non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
[11] Non ho nascosto la tua giustizia in fondo al cuore,
la tua fedeltà e la tua salvezza ho proclamato.
Non ho nascosto la tua grazia
e la tua fedeltà alla grande assemblea.
[12] Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia,
la tua fedeltà e la tua grazia
mi proteggano sempre,
[13] poiché mi circondano mali senza numero,
le mie colpe mi opprimono
e non posso più vedere.
Sono più dei capelli del mio capo,
il mio cuore viene meno.
[14] Degnati, Signore, di liberarmi;
accorri, Signore, in mio aiuto.
[15] Vergogna e confusione
per quanti cercano di togliermi la vita.
Retrocedano coperti d'infamia
quelli che godono della mia sventura.
[16] Siano presi da tremore e da vergogna
quelli che mi scherniscono.
[17] Esultino e gioiscano in te quanti ti cercano,
dicano sempre: "Il Signore è grande"
quelli che bramano la tua salvezza.
[18] Io sono povero e infelice;
di me ha cura il Signore.
Tu, mio aiuto e mia liberazione,
mio Dio, non tardare.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:43
41
[1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.
[2] Beato l'uomo che ha cura del debole,
nel giorno della sventura il Signore lo libera.
[3] Veglierà su di lui il Signore,
lo farà vivere beato sulla terra,
non lo abbandonerà alle brame dei nemici.
[4] Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
gli darai sollievo nella sua malattia.
[5] Io ho detto: "Pietà di me, Signore;
risanami, contro di te ho peccato".
[6] I nemici mi augurano il male:
"Quando morirà e perirà il suo nome?".
[7] Chi viene a visitarmi dice il falso,
il suo cuore accumula malizia
e uscito fuori sparla.
[8] Contro di me sussurrano insieme i miei nemici,
contro di me pensano il male:
[9] "Un morbo maligno su di lui si è abbattuto,
da dove si è steso non potrà rialzarsi".
[10] Anche l'amico in cui confidavo,
anche lui, che mangiava il mio pane,
alza contro di me il suo calcagno.
[11] Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami,
che io li possa ripagare.
[12] Da questo saprò che tu mi ami
se non trionfa su di me il mio nemico;
[13] per la mia integrità tu mi sostieni,
mi fai stare alla tua presenza per sempre.
[14] Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele,
da sempre e per sempre. Amen, amen.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:43
42
[1] Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core.
[2] Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio.
[3] L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?
[4] Le lacrime sono mio pane giorno e notte,
mentre mi dicono sempre: "Dov'è il tuo Dio?".
[5] Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge:
attraverso la folla avanzavo tra i primi
fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia
di una moltitudine in festa.
[6] Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
[7] In me si abbatte l'anima mia;
perciò di te mi ricordo
dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar.
[8] Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate;
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati.
[9] Di giorno il Signore mi dona la sua grazia
di notte per lui innalzo il mio canto:
la mia preghiera al Dio vivente.
[10] Dirò a Dio, mia difesa:
"Perché mi hai dimenticato?
Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?".
[11] Per l'insulto dei miei avversari
sono infrante le mie ossa;
essi dicono a me tutto il giorno: "Dov'è il tuo Dio?".
[12] Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:44
43
[1] Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall'uomo iniquo e fallace.
[2] Tu sei il Dio della mia difesa;
perché mi respingi,
perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?
[3] Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi,
mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore.
[4] Verrò all'altare di Dio,
al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.
[5] Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:52
44
[1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Maskil.
[2] Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito,
i nostri padri ci hanno raccontato
l'opera che hai compiuto ai loro giorni,
nei tempi antichi.
[3] Tu per piantarli, con la tua mano hai sradicato le genti,
per far loro posto, hai distrutto i popoli.
[4] Poiché non con la spada conquistarono la terra,
né fu il loro braccio a salvarli;
ma il tuo braccio e la tua destra
e la luce del tuo volto,
perché tu li amavi.
[5] Sei tu il mio re, Dio mio,
che decidi vittorie per Giacobbe.
[6] Per te abbiamo respinto i nostri avversari
nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori.
[7] Infatti nel mio arco non ho confidato
e non la mia spada mi ha salvato,
[8] ma tu ci hai salvati dai nostri avversari,
hai confuso i nostri nemici.
[9] In Dio ci gloriamo ogni giorno,
celebrando senza fine il tuo nome.
[10] Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna,
e più non esci con le nostre schiere.
[11] Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari
e i nostri nemici ci hanno spogliati.
[12] Ci hai consegnati come pecore da macello,
ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.
[13] Hai venduto il tuo popolo per niente,
sul loro prezzo non hai guadagnato.
[14] Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini,
scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.
[15] Ci hai resi la favola dei popoli,
su di noi le nazioni scuotono il capo.
[16] L'infamia mi sta sempre davanti
e la vergogna copre il mio volto
[17] per la voce di chi insulta e bestemmia,
davanti al nemico che brama vendetta.
[18] Tutto questo ci è accaduto
e non ti avevamo dimenticato,
non avevamo tradito la tua alleanza.
[19] Non si era volto indietro il nostro cuore,
i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;
[20] ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli
e ci hai avvolti di ombre tenebrose.
[21] Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio
e teso le mani verso un dio straniero,
[22] forse che Dio non lo avrebbe scoperto,
lui che conosce i segreti del cuore?
[23] Per te ogni giorno siamo messi a morte,
stimati come pecore da macello.
[24] Svègliati, perché dormi, Signore?
Dèstati, non ci respingere per sempre.
[25] Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?
[26] Poiché siamo prostrati nella polvere,
il nostro corpo è steso a terra.
Sorgi, vieni in nostro aiuto;
[27] salvaci per la tua misericordia.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:53
45
[1] Al maestro del coro. Su "I gigli...". Dei figli di Core.
Maskil. Canto d'amore.
[2] Effonde il mio cuore liete parole,
io canto al re il mio poema.
La mia lingua è stilo di scriba veloce.
[3] Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
ti ha benedetto Dio per sempre.
[4] Cingi, prode, la spada al tuo fianco,
nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte,
[5] avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.
[6] La tua destra ti mostri prodigi:
le tue frecce acute
colpiscono al cuore i nemici del re;
sotto di te cadono i popoli.
[7] Il tuo trono, Dio, dura per sempre;
è scettro giusto lo scettro del tuo regno.
[8] Ami la giustizia e l'empietà detesti:
Dio, il tuo Dio ti ha consacrato
con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.
[9] Le tue vesti son tutte mirra, àloe e cassia,
dai palazzi d'avorio ti allietano le cetre.
[10] Figlie di re stanno tra le tue predilette;
alla tua destra la regina in ori di Ofir.
[11] Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio,
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
[12] al re piacerà la tua bellezza.
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
[13] Da Tiro vengono portando doni,
i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
[14] La figlia del re è tutta splendore,
gemme e tessuto d'oro è il suo vestito.
[15] È presentata al re in preziosi ricami;
con lei le vergini compagne a te sono condotte;
[16] guidate in gioia ed esultanza
entrano insieme nel palazzo del re.
[17] Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai capi di tutta la terra.
[18] Farò ricordare il tuo nome
per tutte le generazioni,
e i popoli ti loderanno in eterno, per sempre.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:53
46
[1] Al maestro del coro. Dei figli di Core.
Su "Le vergini...". Canto.
[2] Dio è per noi rifugio e forza,
aiuto sempre vicino nelle angosce.
[3] Perciò non temiamo se trema la terra,
se crollano i monti nel fondo del mare.
[4] Fremano, si gonfino le sue acque,
tremino i monti per i suoi flutti.
[5] Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio,
la santa dimora dell'Altissimo.
[6] Dio sta in essa: non potrà vacillare;
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
[7] Fremettero le genti, i regni si scossero;
egli tuonò, si sgretolò la terra.
[8] Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
[9] Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto portenti sulla terra.
[10] Farà cessare le guerre sino ai confini della terra,
romperà gli archi e spezzerà le lance,
brucerà con il fuoco gli scudi.
[11] Fermatevi e sappiate che io sono Dio,
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.
[12] Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:54
47
[1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo.
[2] Applaudite, popoli tutti, acclamate Dio con voci di gioia;
[3] perché terribile è il Signore, l'Altissimo,
re grande su tutta la terra.
[4] Egli ci ha assoggettati i popoli,
ha messo le nazioni sotto i nostri piedi.
[5] La nostra eredità ha scelto per noi,
vanto di Giacobbe suo prediletto.
[6] Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
[7] Cantate inni a Dio, cantate inni;
cantate inni al nostro re, cantate inni;
[8] perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
[9] Dio regna sui popoli,
Dio siede sul suo trono santo.
[10] I capi dei popoli si sono raccolti
con il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della terra:
egli è l'Altissimo.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:55
48
[1] Cantico. Salmo. Dei figli di Core.
[2] Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
[3] Il suo monte santo, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, dimora divina,
è la città del grande Sovrano.
[4] Dio nei suoi baluardi
è apparso fortezza inespugnabile.
[5] Ecco, i re si sono alleati,
sono avanzati insieme.
[6] Essi hanno visto:
attoniti e presi dal panico,
sono fuggiti.
[7] Là sgomento li ha colti,
doglie come di partoriente,
[8] simile al vento orientale
che squarcia le navi di Tarsis.
[9] Come avevamo udito, così abbiamo visto
nella città del Signore degli eserciti,
nella città del nostro Dio;
Dio l'ha fondata per sempre.
[10] Ricordiamo, Dio, la tua misericordia
dentro il tuo tempio.
[11] Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra.
[12] Gioisca il monte di Sion,
esultino le città di Giuda
a motivo dei tuoi giudizi.
[13] Circondate Sion, giratele intorno,
contate le sue torri.
[14] Osservate i suoi baluardi,
passate in rassegna le sue fortezze,
per narrare alla generazione futura:
[15] Questo è il Signore, nostro Dio
in eterno, sempre:
egli è colui che ci guida.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:56
49
[1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo.
[2] Ascoltate, popoli tutti,
porgete orecchio abitanti del mondo,
[3] voi nobili e gente del popolo,
ricchi e poveri insieme.
[4] La mia bocca esprime sapienza,
il mio cuore medita saggezza;
[5] porgerò l'orecchio a un proverbio,
spiegherò il mio enigma sulla cetra.
[6] Perché temere nei giorni tristi,
quando mi circonda la malizia dei perversi?
[7] Essi confidano nella loro forza,
si vantano della loro grande ricchezza.
[8] Nessuno può riscattare se stesso,
o dare a Dio il suo prezzo.
[9] Per quanto si paghi il riscatto di una vita,
non potrà mai bastare
[10] per vivere senza fine,
e non vedere la tomba.
[11] Vedrà morire i sapienti;
lo stolto e l'insensato periranno insieme
e lasceranno ad altri le loro ricchezze.
[12] Il sepolcro sarà loro casa per sempre,
loro dimora per tutte le generazioni,
eppure hanno dato il loro nome alla terra.
[13] Ma l'uomo nella prosperità non comprende,
è come gli animali che periscono.
[14] Questa è la sorte di chi confida in se stesso,
l'avvenire di chi si compiace nelle sue parole.
[15] Come pecore sono avviati agli inferi,
sarà loro pastore la morte;
scenderanno a precipizio nel sepolcro,
svanirà ogni loro parvenza:
gli inferi saranno la loro dimora.
[16] Ma Dio potrà riscattarmi,
mi strapperà dalla mano della morte.
[17] Se vedi un uomo arricchirsi, non temere,
se aumenta la gloria della sua casa.
[18] Quando muore con sé non porta nulla,
né scende con lui la sua gloria.
[19] Nella sua vita si diceva fortunato:
"Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene".
[20] Andrà con la generazione dei suoi padri
che non vedranno mai più la luce.
[21] L'uomo nella prosperità non comprende,
è come gli animali che periscono.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:56
50
[1] Salmo. Di Asaf.
Parla il Signore, Dio degli dei,
convoca la terra da oriente a occidente.
[2] Da Sion, splendore di bellezza,
Dio rifulge.
[3] Viene il nostro Dio e non sta in silenzio;
davanti a lui un fuoco divorante,
intorno a lui si scatena la tempesta.
[4] Convoca il cielo dall'alto
e la terra al giudizio del suo popolo:
[5] "Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno sancito con me l'alleanza
offrendo un sacrificio".
[6] Il cielo annunzi la sua giustizia,
Dio è il giudice.
[7] "Ascolta, popolo mio, voglio parlare,
testimonierò contro di te, Israele:
Io sono Dio, il tuo Dio.
[8] Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici;
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.
[9] Non prenderò giovenchi dalla tua casa,
né capri dai tuoi recinti.
[10] Sono mie tutte le bestie della foresta,
animali a migliaia sui monti.
[11] Conosco tutti gli uccelli del cielo,
è mio ciò che si muove nella campagna.
[12] Se avessi fame, a te non lo direi:
mio è il mondo e quanto contiene.
[13] Mangerò forse la carne dei tori,
berrò forse il sangue dei capri?
[14] Offri a Dio un sacrificio di lode
e sciogli all'Altissimo i tuoi voti;
[15] invocami nel giorno della sventura:
ti salverò e tu mi darai gloria".
[16] All'empio dice Dio:
"Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
[17] tu che detesti la disciplina
e le mie parole te le getti alle spalle?
[18] Se vedi un ladro, corri con lui;
e degli adùlteri ti fai compagno.
[19] Abbandoni la tua bocca al male
e la tua lingua ordisce inganni.
[20] Ti siedi, parli contro il tuo fratello,
getti fango contro il figlio di tua madre.
[21] Hai fatto questo e dovrei tacere?
forse credevi ch'io fossi come te!
Ti rimprovero: ti pongo innanzi i tuoi peccati".
[22] Capite questo voi che dimenticate Dio,
perché non mi adiri e nessuno vi salvi.
[23] Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora,
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:57
51
[1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.
[2] Quando venne da lui il profeta Natan dopo che aveva peccato con Betsabea.
[3] Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
[4] Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
[5] Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
[6] Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
[7] Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
[8] Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
[9] Purificami con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
[10] Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
[11] Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
[12] Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
[13] Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
[14] Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
[15] Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
[16] Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
[17] Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
[18] poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
[19] Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.
[20] Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
[21] Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:58
52
[1] Al maestro del coro. Maskil. Di Davide.
[2] Dopo che l'idumeo Doeg venne da Saul per informarlo e dirgli: "Davide è entrato in casa di Abimelech".
[3] Perché ti vanti del male
o prepotente nella tua iniquità?
[4] Ordisci insidie ogni giorno;
la tua lingua è come lama affilata,
artefice di inganni.
[5] Tu preferisci il male al bene,
la menzogna al parlare sincero.
[6] Ami ogni parola di rovina,
o lingua di impostura.
[7] Perciò Dio ti demolirà per sempre,
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda
e ti sradicherà dalla terra dei viventi.
[8] Vedendo, i giusti saran presi da timore
e di lui rideranno:
[9] "Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa,
ma confidava nella sua grande ricchezza
e si faceva forte dei suoi crimini".
[10] Io invece come olivo verdeggiante
nella casa di Dio.
Mi abbandono alla fedeltà di Dio
ora e per sempre.
[11] Voglio renderti grazie in eterno
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono,
davanti ai tuoi fedeli.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:58
53
[1] Al maestro del coro. Su "Macalat". Maskil.
Di Davide.
[2] Lo stolto pensa:
"Dio non esiste".
Sono corrotti, fanno cose abominevoli,
nessuno fa il bene.
[3] Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo
per vedere se c'è un uomo saggio che cerca Dio.
[4] Tutti hanno traviato,
tutti sono corrotti;
nessuno fa il bene;
neppure uno.
[5] Non comprendono forse i malfattori
che divorano il mio popolo come il pane
e non invocano Dio?
[6] Hanno tremato di spavento,
là dove non c'era da temere.
Dio ha disperso le ossa degli aggressori,
sono confusi perché Dio li ha respinti.
[7] Chi manderà da Sion la salvezza di Israele?
Quando Dio farà tornare i deportati del suo popolo,
esulterà Giacobbe, gioirà Israele.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:59
54
[1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil.
Di Davide.
[2] Dopo che gli Zifei vennero da Saul a dirgli: "Ecco, Davide se ne sta nascosto presso di noi".
[3] Dio, per il tuo nome, salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
[4] Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio alle parole della mia bocca;
[5] poiché sono insorti contro di me gli arroganti
e i prepotenti insidiano la mia vita,
davanti a sé non pongono Dio.
[6] Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore mi sostiene.
[7] Fà ricadere il male sui miei nemici,
nella tua fedeltà disperdili.
[8] Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio,
Signore, loderò il tuo nome perché è buono;
[9] da ogni angoscia mi hai liberato
e il mio occhio ha sfidato i miei nemici.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 10:59
55
[1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil.
Di Davide.
[2] Porgi l'orecchio, Dio, alla mia preghiera,
non respingere la mia supplica;
[3] dammi ascolto e rispondimi,
mi agito nel mio lamento e sono sconvolto
[4] al grido del nemico, al clamore dell'empio.
Contro di me riversano sventura,
mi perseguitano con furore.
[5] Dentro di me freme il mio cuore,
piombano su di me terrori di morte.
[6] Timore e spavento mi invadono
e lo sgomento mi opprime.
[7] Dico: "Chi mi darà ali come di colomba,
per volare e trovare riposo?
[8] Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
[9] Riposerei in un luogo di riparo
dalla furia del vento e dell'uragano".
[10] Disperdili, Signore,
confondi le loro lingue:
ho visto nella città violenza e contese.
[11] Giorno e notte si aggirano
sulle sue mura,
[12] all'interno iniquità, travaglio e insidie
e non cessano nelle sue piazze
sopruso e inganno.
[13] Se mi avesse insultato un nemico,
l'avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario,
da lui mi sarei nascosto.
[14] Ma sei tu, mio compagno,
mio amico e confidente;
[15] ci legava una dolce amicizia,
verso la casa di Dio camminavamo in festa.
[16] Piombi su di loro la morte,
scendano vivi negli inferi;
perché il male è nelle loro case,
e nel loro cuore.
[17] Io invoco Dio
e il Signore mi salva.
[18] Di sera, al mattino, a mezzogiorno mi lamento e sospiro
ed egli ascolta la mia voce;
[19] mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono:
sono tanti i miei avversari.
[20] Dio mi ascolta e li umilia,
egli che domina da sempre.
Per essi non c'è conversione
e non temono Dio.
[21] Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici,
ha violato la sua alleanza.
[22] Più untuosa del burro è la sua bocca,
ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell'olio le sue parole,
ma sono spade sguainate.
[23] Getta sul Signore il tuo affanno
ed egli ti darà sostegno,
mai permetterà che il giusto vacilli.
[24] Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba
gli uomini sanguinari e fraudolenti:
essi non giungeranno alla metà dei loro giorni.
Ma io, Signore, in te confido.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 11:00
56
[1] Al maestro del coro. Su "Jonat elem rehoqim".
Di Davide. Miktam. Quando i Filistei lo tenevano prigioniero in Gat.
[2] Pietà di me, o Dio, perché l'uomo mi calpesta,
un aggressore sempre mi opprime.
[3] Mi calpestano sempre i miei nemici,
molti sono quelli che mi combattono.
[4] Nell'ora della paura,
io in te confido.
[5] In Dio, di cui lodo la parola,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
[6] Travisano sempre le mie parole,
non pensano che a farmi del male.
[7] Suscitano contese e tendono insidie,
osservano i miei passi,
per attentare alla mia vita.
[8] Per tanta iniquità non abbiano scampo:
nella tua ira abbatti i popoli, o Dio.
[9] I passi del mio vagare tu li hai contati,
le mie lacrime nell'otre tuo raccogli;
non sono forse scritte nel tuo libro?
[10] Allora ripiegheranno i miei nemici,
quando ti avrò invocato:
so che Dio è in mio favore.
[11] Lodo la parola di Dio,
lodo la parola del Signore,
[12] in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
[13] Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie,
[14] perché mi hai liberato dalla morte.
Hai preservato i miei piedi dalla caduta,
perché io cammini alla tua presenza
nella luce dei viventi, o Dio.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 11:01
57
[1] Al maestro del coro. Su "Non distruggere". Di Davide.
Miktam. Quando fuggì da Saul nella caverna.
[2] Pietà di me, pietà di me, o Dio,
in te mi rifugio;
mi rifugio all'ombra delle tue ali
finché sia passato il pericolo.
[3] Invocherò Dio, l'Altissimo,
Dio che mi fa il bene.
[4] Mandi dal cielo a salvarmi
dalla mano dei miei persecutori,
Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.
[5] Io sono come in mezzo a leoni,
che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce,
la loro lingua spada affilata.
[6] Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.
[7] Hanno teso una rete ai miei piedi,
mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa
e vi sono caduti.
[8] Saldo è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.
[9] Voglio cantare, a te voglio inneggiare:
svègliati, mio cuore,
svègliati arpa, cetra,
voglio svegliare l'aurora.
[10] Ti loderò tra i popoli, Signore,
a te canterò inni tra le genti.
[11] perché la tua bontà è grande fino ai cieli,
e la tua fedeltà fino alle nubi.
[12] Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 11:01
58
[1] Al maestro del coro. Su "Non distruggere".
Di Davide. Miktam.
[2] Rendete veramente giustizia o potenti,
giudicate con rettitudine gli uomini?
[3] Voi tramate iniquità con il cuore,
sulla terra le vostre mani preparano violenze.
[4] Sono traviati gli empi fin dal seno materno,
si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna.
[5] Sono velenosi come il serpente,
come vipera sorda che si tura le orecchie
[6] per non udire la voce dell'incantatore,
del mago che incanta abilmente.
[7] Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca,
rompi, o Signore, le mascelle dei leoni.
[8] Si dissolvano come acqua che si disperde,
come erba calpestata inaridiscano.
[9] Passino come lumaca che si discioglie,
come aborto di donna che non vede il sole.
[10] Prima che le vostre caldaie sentano i pruni,
vivi li travolga il turbine.
[11] Il giusto godrà nel vedere la vendetta,
laverà i piedi nel sangue degli empi.
[12] Gli uomini diranno: "C'è un premio per il giusto,
c'è Dio che fa giustizia sulla terra!".
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 11:02
59
[1] Al maestro del coro. Su "Non distruggere". Di Davide.
Quando Saul mandò uomini a sorvegliare la casa e ad ucciderlo.
[2] Liberami dai nemici, mio Dio,
proteggimi dagli aggressori.
[3] Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.
[4] Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me si avventano i potenti.
Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato;
[5] senza mia colpa accorrono e si appostano.
Svègliati, vienimi incontro e guarda.
[6] Tu, Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele,
lèvati a punire tutte le genti;
non avere pietà dei traditori.
[7] Ritornano a sera e ringhiano come cani,
si aggirano per la città.
[8] Ecco, vomitano ingiurie,
le loro labbra sono spade.
Dicono: "Chi ci ascolta?".
[9] Ma tu, Signore, ti ridi di loro,
ti burli di tutte le genti.
[10] A te, mia forza, io mi rivolgo:
sei tu, o Dio, la mia difesa.
[11] La grazia del mio Dio mi viene in aiuto,
Dio mi farà sfidare i miei nemici.
[12] Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi,
disperdili con la tua potenza e abbattili,
Signore, nostro scudo.
[13] Peccato è la parola delle loro labbra,
cadano nel laccio del loro orgoglio
per le bestemmie e le menzogne che pronunziano.
[14] Annientali nella tua ira,
annientali e più non siano;
e sappiano che Dio domina in Giacobbe,
fino ai confini della terra.
[15] Ritornano a sera e ringhiano come cani,
per la città si aggirano
[16] vagando in cerca di cibo;
latrano, se non possono saziarsi.
[17] Ma io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo.
[18] O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
tu, o mio Dio, sei la mia misericordia.
Stellina788
00venerdì 1 luglio 2011 11:02
60
[1] Al maestro del coro. Su "Giglio del precetto".
Miktam. Di Davide. Da insegnare.
[2] Quando uscì contro gli Aramei della Valle dei due fiumi e contro gli Aramei di Soba, e quando Gioab, nel ritorno, sconfisse gli Idumei nella Valle del sale: dodici mila uomini.
[3] Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi;
ti sei sdegnato: ritorna a noi.
[4] Hai scosso la terra, l'hai squarciata,
risana le sue fratture, perché crolla.
[5] Hai inflitto al tuo popolo dure prove,
ci hai fatto bere vino da vertigini.
[6] Hai dato un segnale ai tuoi fedeli
perché fuggissero lontano dagli archi.
[7] Perché i tuoi amici siano liberati,
salvaci con la destra e a noi rispondi.
[8] Dio ha parlato nel suo tempio:
"Esulto e divido Sichem,
misuro la valle di Succot.
[9] Mio è Gàlaad, mio è Manasse,
Efraim è la difesa del mio capo,
Giuda lo scettro del mio comando.
[10] Moab è il bacino per lavarmi,
sull'Idumea getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria".
[11] Chi mi condurrà alla città fortificata,
chi potrà guidarmi fino all'Idumea?
[12] Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti,
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?
[13] Nell'oppressione vieni in nostro aiuto
perché vana è la salvezza dell'uomo.
[14] Con Dio noi faremo prodigi:
egli calpesterà i nostri nemici.